Memoria di lavoro: il ruolo nei disturbi specifici di apprendimento
La memoria di lavoro (MdL) rappresenta un pilastro fondamentale del nostro sistema cognitivo. Essa funziona come una piattaforma temporanea per processare e manipolare le informazioni, agendo come un’interfaccia tra la percezione, la memoria a lungo termine e l’azione. Negli ultimi anni, è cresciuta l’attenzione sulla sua relazione con i disturbi specifici di apprendimento (DSA).
Questo articolo vuole offrire una panoramica dettagliata su come la MdL influenzi la manifestazione dei DSA in bambini e adulti.
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ToggleDefinizione della memoria di lavoro
Prima di esplorare in profondità l’argomento, è essenziale fornire una chiara definizione della Memoria di Lavoro (MdL). Spesso concepita come un “banco di lavoro mentale”, la MdL svolge un ruolo cruciale nell’elaborazione delle informazioni. Questa componente cognitiva agisce come una sorta di “area di lavoro mentale” temporanea, in cui le informazioni vengono temporaneamente immagazzinate e maneggiate.
La MdL si compone di diversi sotto-sistemi distinti, ognuno con un compito specifico. Tra questi citiamo:
- il “loop fonologico”, che è coinvolto nell’elaborazione dei suoni del linguaggio
- il “taccuino visuo-spaziale”, che si occupa di manipolare informazioni visive e spaziali
- l'”executive central system”, responsabile della supervisione e del coordinamento di queste attività.
Questa complessa rete di componenti lavora in sinergia per supportare una vasta gamma di attività cognitive, tra cui la risoluzione di problemi, la pianificazione e l’organizzazione di compiti complessi.
La complessità dei DSA
I disturbi specifici di apprendimento sono condizioni neurobiologiche che ostacolano specifiche abilità di apprendimento nonostante l’intelligenza generale della persona rimanga nella norma. Questi possono includere difficoltà in aree come lettura, scrittura e matematica. La dislessia, la disgrafia e la discalculia sono tra i DSA più comuni.
Dislessia e MdL
La dislessia, caratterizzata da difficoltà nella decodifica delle parole e nella lettura fluida, ha stretti legami con la memoria di lavoro. Molti bambini con dislessia presentano difficoltà nel loop fonologico della MdL, rendendo difficile la manipolazione delle informazioni verbali.
Queste difficoltà possono manifestarsi come problemi nel ricordare istruzioni verbali, nel seguire conversazioni complesse o nel decodificare rapidamente parole durante la lettura. Con l’età, mentre alcune di queste difficoltà possono attenuarsi, compiti che richiedono una maggiore capacità di memoria di lavoro, come la comprensione di testi complessi, possono rimanere problematici.
Disgrafia e MdL
La disgrafia va oltre una semplice brutta calligrafia. Si tratta di una vera e propria difficoltà nel tradurre i pensieri in scrittura. Ancora una volta, la MdL svolge un ruolo chiave.
Il processo di scrittura richiede che una persona mantenga molte informazioni in mente simultaneamente: ortografia, grammatica, struttura della frase e il messaggio che desiderano trasmettere. Se il sistema di MdL è compromesso, come spesso accade nella disgrafia, questi compiti diventano ardui.
Discalculia e MdL
Similmente alla dislessia nel dominio della lettura, la discalculia rappresenta un ostacolo nell’apprendimento e nell’elaborazione dei concetti matematici. Il taccuino visuo-spaziale della MdL, responsabile della gestione delle informazioni spaziali e visive, ha una stretta connessione con le abilità matematiche. Difficoltà in questo aspetto della MdL possono manifestarsi come problemi nel ricordare formule matematiche, nel seguire sequenze numeriche o nell’organizzare informazioni spazialmente.
Differenze evolutive tra bambini e adulti
Il modo in cui la MdL e i DSA interagiscono varia nel corso della vita.
Nei bambini, dove la MdL è ancora in sviluppo, le difficoltà possono apparire più accentuate, con difficoltà evidenti in compiti scolastici di base.
Gli adulti, avendo avuto anni per sviluppare strategie compensative, potrebbero affrontare le loro difficoltà in modi diversi. Tuttavia, nuove situazioni o compiti che esigono un utilizzo intenso della MdL possono ancora rappresentare una fatica particolare.
Il rapporto tra memoria di lavoro e disturbi specifici di apprendimento è profondo e complesso. Ogni individuo presenta una sua unica combinazione di difficoltà e forze, e capire come la MDL influenzi queste dinamiche è fondamentale per sviluppare strategie educative efficaci.
La ricerca in questo campo continua a evolversi, offrendo speranza per interventi sempre più mirati e supporto sia per i bambini che per gli adulti con DSA.
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